CHIAVARI. Una rappresentanza di dirigenti dello sport club Aurora ha partecipato ieri mattina a Compiano, in alta val Taro, ai funerali di Renato Ponzini morto dopo breve malattia all’ospedale di Borgotaro. Aveva 82 anni ed è stato uno degli atleti più rappresentativi del sodalizio biancorosso. All’inizio degli anni Cinquanta lo aveva portato a Chiavari Agostino Bergaglio, mitico direttore sportivo auroriano del settore ciclismo e autentico scopritore di talenti. Ponzini fin da allievo dimostra indubbie qualità di corridore. Un passista veloce dotato di classe e tenacia. Il 1953 è l’anno del suo decollo con la storica vittoria alla Milano-Rapallo. A far festa con lui ci sono Bergaglio, papà Guido, il fratello Gino e una ragazzina di nome Vittorina che diventerà sua moglie e gli darà due figli, Mariangela e Corrado. Nello stesso anno Fausto Coppi vince il mondiale di Lugano. Sullo stesso percorso, tra i dilettanti, ci sarà proprio Renato convocato dal direttore tecnico Proietti. Vincerà Filippi, davanti a Nencini e Van Looy con il “falco” di Compiano in ottima evidenza. All’età di 22 anni lascia l’Aurora e Agostino Bergaglio per il gran salto tra i professionisti. Arriveranno tre piazzamenti di rilievo al Giro d’Italia dove si mette in luce nelle tappe di Bari, Genova e Saint Mortiz . Giunge terzo al Giro di Romagna dietro Minardi e Crippa. Anche nell’anno successivo non mancano le soddisfazioni con la vittoria nella coppa Bernocchi e l’anno successivo nella tappa conclusiva della classica Parigi-Nizza dominata da Fred De Bruyne che si complimentò con lui. Successivamente nel giro di un biennio conquista due tappe e si classifica due volte secondo nel gran premio Eibar, divenuto poi il Giro dei Paesi Baschi. Per colpa di un incidente meccanico perse molti minuti nella prima tappa che gli impedirono un probabile successo finale. Il 1958 segna la fine della sua carriera di professionista, abbastanza breve, ma intensa. Partecipa alla Milano-Sanremo, una edizione segnata da pioggia e freddo da pieno inverno per tutto il giorno. Sul traguardo di via Roma vince De Bruyne e per mera sfortuna per Renato sfuma un piazzamento quasi certo. Chiude con la partecipazione al Giro vinto da Ercole Baldini.
Fabio Guidoni
90° Compleanno S.C. Aurora nel 2009 da sinistra Descalzo,Cassinelli,Lanata,Ponzini,Sanguineti,Pacini,Barattini.